Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Sezione di Viterbo-città “Nello Marignoli”
Comunicato Stampa
Lo scorso 31 maggio si è svolta, presso la sede ANPI di Viterbo, in via della Polveriera 10, una riunione preparatoria – molto partecipata – per costruire a Viterbo una “Rete Antifascista per la Costituzione” con la presenza di associazioni, sindacati e forze politiche che si riconoscono nei valori democratici e costituzionali.
L’iniziativa è promossa dalla Sezione ANPI “Nello Marignoli” che propone, come base iniziale di discussione, il documento “Mai più fascismi”, diffuso dall’ANPI Nazionale circa un anno fa, che alleghiamo in calce. Ad essa hanno già aderito le seguenti organizzazioni:
ARCI, Associazione Erinna, Associazione Sans Frontiere, CGIL, CISL, CoBaS, Comitato Non ce la beviamo, Giovani Democratici, Lista civica Impegno Comune, Lista civica Lavoro e Beni Comuni, Lista Civica Viva Viterbo, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Partito Rifondazione Comunista, Patria Socialista, Potere al Popolo, Rete degli Studenti, UIL, USB.
Questo invito è rivolto a tutti: in particolare alle realtà organizzate non comprese nell’elenco precedente, e soprattutto alle singole cittadine e ai cittadini che ne condividano l’impostazione. Tutti siete pertanto invitati a fare da cassa di risonanza, ad allargare questo invito a chiunque possa essere interessato, a far si che l’iniziativa coinvolga quante più persone possibile senza alcuna preclusione.
Convochiamo pertanto un’Assemblea Pubblica per:
Venerdì 28 giugno 2019, alle ore 17:00
presso la Sala Conferenze della Provincia di Viterbo, via Saffi, 49
alla quale tutti potranno intervenire.
Decideremo insieme, in base al principio “una testa, un voto”, come procedere, che iniziative prendere, che struttura organizzativa darci. Tutti i contributi saranno ben accetti.
L’ANPI ritiene che la nostra città possa e debba reagire a fronte dei numerosi episodi di violenza e intolleranza fascista che si susseguono da tempo nel nostro territorio, e contrastare l’affermazione di movimenti e partiti che, non solo non rinnegano il fascismo, ma rivendicano quella storia come la loro storia.
Vorremmo inoltre promuovere una discussione nel Consiglio Comunale al fine di tener vivi e rilanciare nella nostra città i valori democratici, e invitare tutte le istituzioni a operare affinché lo Stato manifesti pienamente la sua natura antifascista in ogni sua articolazione, impegnandosi in particolare sul terreno della formazione, l’istruzione, la memoria, la conoscenza e l’attuazione della Costituzione.
Per aderire (organizzazioni e singole persone), chiedere o dare informazioni, e per ogni contributo, scrivere a: sezioneviterbo@anpi.it
Viterbo, 20 giugno 2019
Pierluigi Ortu
(Presidente della Sezione ANPI di Viterbo-città “Nello Marignoli”)
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“MAI PIÙ FASCISMI”
Appello a tutte le Istituzioni democratiche, Associazioni, Sindacati, Partiti, Movimenti democratici
3 Gennaio 2018
Noi, cittadine e cittadini democratici, lanciamo questo appello alle Istituzioni Repubblicane.
Attenzione: qui ed ora c’è una minaccia per la democrazia.
Si stanno moltiplicando nel nostro Paese sotto varie sigle organizzazioni neofasciste o neonaziste presenti in modo crescente nella realtà sociale e sul web. Esse diffondono i virus della violenza, della discriminazione, dell’odio verso chi bollano come diverso, del razzismo e della xenofobia, a ottant’anni da uno dei provvedimenti più odiosi del fascismo: la promulgazione delle leggi razziali.
Fenomeni analoghi stanno avvenendo nel mondo e in Europa, in particolare nell’est, e si manifestano specialmente attraverso risorgenti chiusure nazionalistiche e xenofobe, con cortei e iniziative di stampo oscurantista o nazista, come avvenuto a Varsavia, persino con atti di repressione e di persecuzione verso le opposizioni.
Per questo, uniti, vogliamo dare una risposta umana a tali idee disumane affermando un’altra visione delle realtà che metta al centro il valore della persona, della vita, della solidarietà, della democrazia come strumento di partecipazione e di riscatto sociale.
Per questo, uniti, sollecitiamo ogni potere pubblico e privato a promuovere una nuova stagione di giustizia sociale contrastando il degrado, l’abbandono e la povertà che sono oggi il brodo di coltura che alimenta tutti i neofascismi.
Per questo, uniti, invitiamo le Istituzioni a operare perché lo Stato manifesti pienamente la sua natura antifascista in ogni sua articolazione, impegnandosi in particolare sul terreno della formazione, della memoria, della conoscenza e dell’attuazione della Costituzione.
Per questo, uniti, lanciamo un allarme democratico richiamando alle proprie responsabilità tutti i livelli delle Istituzioni affinché si attui pienamente la XII Disposizione della Costituzione (“E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”) e si applichino integralmente le leggi Scelba e Mancino che puniscono ogni forma di fascismo e di razzismo.
Per questo, uniti, esortiamo le autorità competenti a vietare nelle competizioni elettorali la presentazione di liste direttamente o indirettamente legate a organizzazioni, associazioni o partiti che si richiamino al fascismo o al nazismo, come sostanzialmente previsto dagli attuali regolamenti, ma non sempre applicato, e a proibire nei Comuni e nelle Regioni iniziative promosse da tali organismi, comunque camuffati, prendendo esempio dalle buone pratiche di diverse Istituzioni locali.
Per questo, uniti, chiediamo che le organizzazioni neofasciste o neonaziste siano messe nella condizione di non nuocere sciogliendole per legge, come già avvenuto in alcuni casi negli anni 70 e come imposto dalla XII Disposizione della Costituzione.
Per questo, uniti, come primo impegno verso una più vasta mobilitazione popolare e nazionale invitiamo a sottoscrivere questo appello le cittadine e i cittadini, le associazioni democratiche sociali, civili, politiche e culturali. L’esperienza della Resistenza ci insegna che i fascismi si sconfiggono con la conoscenza, con l’unità democratica, con la fermezza delle Istituzioni.
Nel nostro Paese già un’altra volta la debolezza dello Stato rese possibile l’avventura fascista che portò sangue, guerra e rovina come mai si era visto nella storia dell’umanità. L’Italia, l’Europa e il mondo intero pagarono un prezzo altissimo. Dicemmo “Mai più!”; oggi, ancora più forte, gridiamo “Mai più!”.