Viterbo – Il presidente provinciale di Anpi alla presentazione della giornata del 25 aprile
Enrico Mezzetti: “È la festa della Liberazione più importante di sempre”
di Daniele Camilli
di Daniele Camilli
“Giacomo Matteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924.
Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini. L’onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l’ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole. Si batté fino all’ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su se stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro.
Mussolini fu immediatamente informato. Oltre che del delitto, si macchiò dell’infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania.
In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l’omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944.
Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani. Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati.
Queste due concomitanti ricorrenze luttuose – primavera del ’24, primavera del ’44 – proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica – non soltanto alla fine o occasionalmente – un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista.
Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia?
Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così. Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell’ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via.
Dopo aver evitato l’argomento in campagna elettorale, la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l’esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola “antifascismo” in occasione del 25 aprile 2023).
Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra.
Finché quella parola, Antifascismo, non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana.”
Corteo 25 aprile 🇮🇹🌹⭐
Il 24 marzo ricorre l’ottantesimo anniversario dalla strage delle fosse Ardeatina. l’Italia è una Repubblica democratica, l’Italia è fondata sul lavoro, l’Italia ripudia la guerra sono le parole della Costituzione
democrazia, lavoro, pace, oggi sono in pericolo per questo resistiamo ancora!
Il 24 marzo 2024 dalle ore 10.30 alle ore 12.00 ci vediamo in Piazza dei Martiri delle Fosse Ardeatine per ricordare e commemorate il sacrificio di 335 vittime civili e militari italiani, prigionieri politici, ebrei e
detenuti comuni, trucidati dai nazzisti/fascisti.
In attesa di incontrarci si inviano fraterni saluti.
Il Comitato della Sezione ANPI Carla Capponi
Civita Castellana
“Fermiamo la follia di tutte le guerre“: il 24 febbraio giornata nazionale di mobilitazione
In occasione della Giornata della Memoria, il Polo Bibliotecario Umanistico Sociale dell’Università degli Studi della Tuscia, in collaborazione con il dott. Luca Bruzziches, organizza una visita guidata nei luoghi viterbesi della Shoah, con tappa finale presso il Complesso di Santa Maria in Gradi.
L’evento, realizzato con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Viterbo, prevede partecipazione gratuita ma limitata ad un massimo di 30 persone.
Partenza dal parco “Chiara Lubich” di Viterbo, presso Porta della Verità.
Qui la locandina dell’evento.