Si è svolta, ieri, 25 aprile 2017 a Orte, in piazza Tito Bernardini, la celebrazione del 72° anniversario della Liberazione del Paese dal nazifascismo.
Dopo una piccola parata corteo delle Autorità civili e militari, accompagnata dalla tromba del giovanissimo, ma già esperto allievo della scuola di musica comunale, Francesco Carbonaro, il Sindaco Angelo Giuliani, ha ricordato l’importanza della Memoria di questo giorno, la cui celebrazione fu introdotta nel 1946 su proposta dell’allora Presidente del Consiglio De Gasperi.
Il Sindaco ha poi posto l’accento sui suoi valori di democrazia, solidarietà, giustizia ed uguaglianza che hanno condotto alla nascita della Repubblica e alla liberazione dalla dittatura fascista, validi e necessari ancor più oggi, in questa fase storica di emigrazioni, di disagio sociale e crisi diffusa; questa problematica è purtroppo diffusa anche nel nostro Comune dove la «questione» accoglienza è quanto mai sentita, come quella della mancanza di lavoro.
È intervenuto poi, applauditissimo, Salvatore Federici, ex combattente e reduce dei campi di concentramento. Federici, ricordando la sua esperienza di combattente e di deportato, ha testimoniato la crudeltà del regime nazifascista, da lui vissuta sulla sua pelle, non senza note di commozione sua e dei presenti. Egli ha esortato tutti alla fratellanza, ribadendo più volte che solo nel volersi bene si trova la pace, dura a conquistare e facile da perdere. Ha chiuso infine la mattinata il Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Orte, Massimo Recchioni, il quale ha, ancora una volta, ricordato i valori fondanti della Costituzione italiana, derivata direttamente dai valori della Resistenza, da interpretare, ancora oggi, come lotta comune contro le ingiustizie.
Recchioni, citando Pertini e Calamandrei, ha sottolineato che senza la completa attuazione della nostra Costituzione la nostra democrazia continuerebbe ad essere una democrazia formale ma non sostanziale. E oggi, anche alla luce delle recenti scorribande avvenute nei Comuni vicini a Orte da bande di sedicenti neofascisti locali, si sente come non mai il bisogno di tenere vivi quei valori.
Viva e gioiosa è stata la partecipazione di giovani, meno giovani e bambini a testimonianza che i valori della Resistenza che sono ancora vivi nella nostra comunità; ad essi dovremmo sempre più attingere in questo periodo storico, in cui stanno affiorando vecchi e nuovi nazionalismi in Europa e non solo.
La Sezione di Orte dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia «Tito Bernardini»