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Foibe inventate e scuse mancanti – Patria Indipendente

Febbraio 24th, 2017

La sconcertante vicenda di Corno di Rosazzo (Gorizia): la notizia di una strage rivelatasi inesistente e la pervicace diffamazione del movimento di Resistenza friulano

… Nel clima sopra descritto i partigiani, quelli appartenenti alle Brigate Garibaldi, hanno subito pesantissime discriminazioni, ingiurie, processi. Alcuni hanno dovuto fuggire all’estero, altri sono dovuti sparire dalla vita sociale e pubblica nella speranza, vana, che rendendosi invisibili non sarebbero stati perseguitati. Con un’opera di diffamazione perseguita con sistematica pervicacia, si tenta, ancora oggi, di trascinare nel fango l’intero movimento resistenziale friulano che, a fronte di qualche ombra, ha invece espresso momenti memorabili di lotte unitarie tra le diverse anime della resistenza e con il movimento di liberazione jugoslavo. Un movimento che, …

Sorgente: Foibe inventate e scuse mancanti – Patria Indipendente

Comunicato redatto dall’A.N.P.I. – COMITATO PROVINCIALE DI VITERBO riunitosi il 20 febbraio.

Febbraio 22nd, 2017

Le violenze su un ragazzo indifeso che trascorre in serenità e allegria il suo fine settimana, da parte di un branco selvaggio motivato da quella ideologia dell’odio che si chiama fascismo, non può che suscitare profondo sdegno e ripugnanza in ogni persona che si ispiri ai valori della pacifica convivenza, del reciproco rispetto, della democrazia.
Particolarmente efferato e odioso è l’episodio, per la viltà tipicamente squadristica …

Sorgente: 1) C.P. Anpi Viterbo – 2) Per non dimenticare (pagina del sito, barra rossa in alto)

Il nazista della porta accanto – Patria Indipendente

Febbraio 21st, 2017

Ci sono ancora i fascisti e i nazisti in Italia? Costituiscono un pericolo reale per la democrazia italiana? E che fare per contrastarli adeguatamente? Risponde un giornalista di “Repubblica” da tempo impegnato su questo fronte

Sorgente: Il nazista della porta accanto – Patria Indipendente

Una donna contro

Febbraio 19th, 2017

Isabella Lorusso con Victor Alba

Una donna contro

Intervista ad Isabella Lorusso

Isabella Lorusso, pugliese, agitatrice politica e culturale, giramondo. Da anni si occupa, tra le altre cose, di conservare la memoria, soprattutto al femminile, della Guerra civile spagnola che imperversava ottant’anni fa, nella fattispecie per quanto concerne il versante libertario e del Partido obrero de unificacion marxista (Poum), stroncato dalla repressione della Repubblica, ancor prima della capitolazione dinanzi a Franco. A tal proposito, ha curato la pubblicazione di due raccolte di interviste Spagna 1936, Voci dal Poum (2011) e Donne contro (2013).

Isabella, l’8 aprile, sarà allo Spazio Arci Claudio Zilleri di Capranica (Vt) per un incontro pubblico su questi argomenti

Silvio Antonini

Sorgente: didomenica

Armiamoci e Partiti

Febbraio 18th, 2017

Vignanello

Un servizio di Martina Proietti – Da profilo ironico su un social network – che prendeva di mira alcuni manifesti di una formazione politica di estrema destra- a pretesto per un vero e proprio pestaggio. A farne le spese un ragazzo della provincia di Viterbo “reo” di aver condiviso uno dei post di questa pagina Facebook. Martina Proietti ci racconta i contorni di questo che suona come un episodio di squadrismo 2.0

vedi il servizio

Libero pensiero

Febbraio 17th, 2017

Scuola: ‘Gran Ballo Fascista’ a Roma. (annullato)

Febbraio 16th, 2017

Roma. La preside della scuola media G. Alessi in via Flaminia (zona benestante della parte Nord della Capitale, non lontana dai Parioli) invia due circolari, datate 13 e 14 febbraio 2017. La prima illustra con dovizia di particolari l’iniziativa del Gran Ballo in Epoca Fascista (sì, avete letto bene), sollecitando le famiglie alla collaborazione per la riuscita dell’evento; ne determina le ragioni, ne rivendica l’importanza.

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L’indifferenza opera potentemente nella storia

Febbraio 11th, 2017

100 anni fa Antonio Gramsci scriveva: “Odio gli indifferenti …” “Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.
11 febbraio 1917
Antonio Gramsci

Sorgente: Facebook

Dalle tragedie del passato alla riflessione attuale – Patria Indipendente

Febbraio 10th, 2017

Le vicende del confine italo-sloveno: un tema complesso, con alle spalle una lunga e sofferta storia. Su queste vicende l’ANPI ha recentemente pubblicato, in forma di libretto, un lungo documento, frutto di un lavoro di squadra a sua volta preceduto da un seminario tematico che si è svolto tempo fa a Milano. L’introduzione di Carlo Smuraglia

Sorgente: Dalle tragedie del passato alla riflessione attuale – Patria Indipendente

VITERBO: ANPI su Foibe

Febbraio 10th, 2017

: TUSCIA, INTERVIENE L’ANPI DI VITERBO: CELESTINI SACRIFICATO NELLE FOIBE ?

Sorgente: VITERBO: nella Tuscia a Viterbo ANPI su Foibe – notizie – ultime notizie

Davvero Carlo Celestini è stato “sacrificato nelle foibe”?

di Silvio Antonini (2009)

Sono passati quasi dieci anni esatti da quando l’amministrazione comunale di Viterbo ha dedicato la piazza (o largo) fuori porta Faul ai “martiri delle foibe istriane”, nella logica di contrassegnare le principali vie d’accesso al centro cittadino con intestazioni che non lascino alcun dubbio al forestiero circa l’orientamento politico e i propositi del Comune. Ai margini di questa piazza, una pleonastica targa di peperino aggiunge: “A perenne ricordo di migliaia di italiani sacrificati con la sola colpa di essere italiani”. Nel 2001, l’intestazione si arricchisce di un cippo su cui è scolpito “In ricordo del nostro concittadino Carlo Celestini, sacrificato nelle foibe. Viterbo marzo 1922 – Djakovo maggio 1945”.

Non è il caso di tornare nuovamente a controbattere l’infondatezza di cifre improbabili …