POETA E COSTRUTTORE DI PACE
13.5.2025


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8.5.2025

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4.5.2025

L’Associazione medici per l’ambiente – ISDE Italia, patrocina, promuove e prende parte alle iniziative per il centenario della nascita di Alfio Pannega, poeta viterbese, custode dell’ambiente, antifascista e costruttore di Pace
L’ Associazione medici per l’ambiente – ISDE -Italia, patrocina, promuove e prende parte alle iniziative per il centenario della nascita del poeta viterbese Alfio Pannega.
Alfio Pannega era una persona profondamente innamorata della natura, conoscitore attento e cultore amorevole di tantissime specie vegetali, maestro di ecologia pratica nell’arco dell’intera sua vita – nota a tutti la sua intuizione e attività nel raccogliere e riciclare i rifiuti urbani -; impegnato da sempre per la difesa dei beni comuni, per l’affermazione dei diritti di tutte le persone a cominciare dai più poveri e dai più bisognosi di aiuto; amico della nonviolenza costantemente impegnato per la Pace, la solidarietà e la cooperazione fra tutti i popoli e tutte le persone; educatore con l’esempio alla responsabilità verso l’intero mondo vivente, alla solidarietà che ogni persona riconosce e raggiunge e sostiene, alla condivisione di tutto il bene e tutti i beni, alla pratica generosa del dono e dell’accudimento, dell’ascolto fraterno e del franco enunciare e testimoniare la verità che libera e salva.
Così lo ha ricordato la dottoressa Antonella Litta, referente dell’Associazione medici per l’ambiente – ISDE di Viterbo, sia in alcuni incontri nelle scuole, sia il 27 aprile scorso, in occasione della commossa ed appassionata commemorazione collettiva a più voci svoltasi presso il cimitero San Lazzaro alla vigilia del quindicesimo anniversario della scomparsa del poeta.
L’Associazione medici per l’ambiente – ISDE di Viterbo, nel convincimento che figure come quella di Alfio Pannega debbano essere sempre più conosciute, anche e soprattutto tra i giovani, per l’esempio e i valori di cui hanno dato testimonianza vivente, invita tutte le persone di volontà buona a partecipare alle prossime iniziative di commemorazione di Alfio Pannega:
– lunedì 5 maggio presso la sala del teatro della parrocchia di San Leonardo Murialdo, in via Caduti del IX stormo, a Viterbo, con inizio alle ore 16,30, si svolgerà una rappresentazione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti, “Allora ero giovane pure io”, ad Alfio Pannega dedicato;
– giovedì 8 maggio in piazzale Porsenna nel quartiere di Santa Barbara a Viterbo per iniziativa di “Viterbo con amore” e con l’attiva partecipazione di varie associazioni e di varie amiche e vari amici di Alfio si terrà in mattinata, con inizio alle ore 11, l’intitolazione ad Alfio dell'”Emporio solidale”, e nel pomeriggio con inizio alle ore 15,30 una successiva commemorazione presso lo “Spazio giovani” adiacente all’emporio; tra le persone partecipanti: Domenico Arruzzolo, Pietro Benedetti, Mauro Galeotti, Sergio Insogna, Antonella Litta, Enrico Mezzetti, Antonello Ricci;
– il 16 maggio per iniziative del “Tavolo per la pace” si svolgerà a Viterbo un convegno nazionale per la pace con la partecipazione di autorevolissime personalità; nel corso del convegno è previsto un ricordo di Alfio Pannega a cura di Pietro Benedetti.
Viterbo, 2 maggio 2025
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L’ANIMA GENEROSA DEL POPOLO DI VITERBO.
COMMEMORATO PRESSO IL CIMITERO DI SAN LAZZARO IL POETA ANTIFASCISTA NONVIOLENTO ALFIO PANNEGA.
Domenica 27 aprile 2025, nell’arco dell’intera mattinata, presso il cimitero monumentale San Lazzaro di Viterbo si e’ tenuta la commemorazione di Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 – 30 aprile 2010) di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita e tra pochi giorni il quindicesimo anniversario della scomparsa.
La commemorazione si e’ articolata in tre fasi e con tre modalita’.
Dapprima sul sagrato della chiesa all’ingresso del cimitero monumentale; poi dinanzi alla tomba di Giovanna Pannega, detta Caterina, la madre di Alfio; infine dinanzi alla tomba di Alfio.
Le tre modalita’ sono consistite in primo luogo nelle commosse testimonianze di molte delle persone presenti; in secondo luogo nella lettura di alcuni dei numerosi messaggi inviati da tante amiche e tanti amici di Alfio; in terzo luogo nell’esecuzione drammaturgica di scritti e detti di Alfio.
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Antonello Ricci ha guidato la celebrazione con la finezza e la profondita’ dello studioso e del poeta che gli sono proprie, ricostruendo vicende e contesti con la perizia e l’ermeneutica dello storico della Viterbo popolare e del narratore di comunita’, ma anche con la sapienza e l’amorevolezza del testimone che di Alfio condivise narrazioni e confidenze, esperienze e riflessioni.
Enrico Mezzetti, presidente provinciale dell’Anpi, ha riassunto il significato autentico ed appassionato di questo anno di commemorazioni di Alfio Pannega, evocando in guisa di acuto e parenetico riferimento sia la testimonianza eroica dei martiri dell’antifascismo e della Resistenza, sia il rigore logico e morale dei grandi filosofi dell’antichita’ che seppero praticare la virtu’ e la generosita’ senza ombre e senza riserve.
Pietro Benedetti, che da drammaturgo, regista ed attore in questi quindici anni e’ stato il principale promotore del ricordo di Alfio con il suo struggente monologo “Allora ero giovane pure io”, ha rievocato episodi commoventi ed aggettanti, ricordando anche la grande amicizia che legava Alfio ad un altro luminoso, immenso uomo di pace viterbese: don Dante Bernini, l’illustre vescovo che fu tra le figure di riferimento della chiesa cattolica a livello internazionale nella promozione di pace e solidarieta’.
La dottoressa Antonella Litta dell'”Associazione medici per l’ambiente”, una delle personalita’ piu’ rilevanti dell’impegno scientifico, morale e civile non solo nel viterbese ma a livello nazionale dell’impegno ecologista e per il diritto alla salute, ha richiamato l’attenzione sull’amore di Alfio per tutti gli esseri viventi, sul suo accudire animali e piante, sulla sua attivita’ nonviolenta in difesa della biosfera, ricordando decisive esperienze di difesa della natura e del diritto alla salute nell’Alto Lazio, esperienze di cui Alfio fu appassionatamente e lucidamente partecipe.
Sergio e Stefania Insogna e Laura Muccio di “Viterbo con amore” hanno anche dato notizia dell’intitolazione ad Alfio dell’Emporio solidale che si trova in piazzale Porsenna nel quartiere di Santa Barbara alla periferia di Viterbo: l’appuntamento e’ per l’8 maggio: la mattina con inizio alle ore 11 presso l’Emporio, e nel pomeriggio con inizio alle ore 15,30 nell’adiacente Spazio giovani.
Il sindaco emerito Giovanni Arena con viva nostalgia ed inestinguibile affetto ha rievocato la personale amicizia con Alfio, ricordando anch’egli altresi’ la figura di don Dante Bernini, autentico maestro di vita.
Ed ugualmente il sindaco e legislatore emerito Giulio Marini, anch’egli legato da un sentimento di sincera vicinanza, ha ricordato in particolare l’esperienza intensamente condivisa della “lectio magistralis” tenuta da Alfio nella Sala Regia di Palazzo dei Priori, sede del Comune.
L’assessora Katia Scardozzi, che aveva incontrato nei giorni scorsi i promotori della commemorazione, non ha potuto essere presente, ma aveva espresso la sua persuasa vicinanza e il suo sincero sostegno, ed ha raggiunto telefonicamente il presidente dell’Anpi per riaffermare la sua solidarieta’ e confermare che sara’ partecipe del prossimo incontro commemorativo dell’8 maggio presso l’Emporio solidale e lo Spazio giovani nel quartiere di Santa Barbara, iniziativa per la quale ha annunciato il patrocinio del Comune di Viterbo.
Giancarlo Mazza, storico animatore de “L’altro circolo” ed infaticabile difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ha anch’egli ricordato alcuni episodi particolarmente significativi e toccanti.
Cosi’ Giorgio Demurtas, figura storica della sinistra viterbese, che ha ricordato con viva commozione i suoi incontri e le sue conversazioni con Alfio.
Paolo Henrici, prestigioso architetto e gia’ apprezzatissimo pubblico amministratore, ha ricordato il suo giovanile incontro e la conseguente fervida amicizia anche con Caterina Pannega, la madre di Alfio.
Michela Benedetti ed Olindo Cicchetti, che ambedue sono stati legati ad Alfio da una lunga e tenace amicizia, hanno interpretato alcune poesie di Alfio, ed hanno letto alcuni dei molti messaggi e ricordi pervenuti.
Nel corso della commemorazione infatti sono stati ricordati e letti messaggi scritti di altre amiche ed altri amici di Alfio Pannega impossibilitati ad essere presenti (tra gli altri, messaggi provenienti dall’Olanda e dalla Scozia): tra gli altri Andrea Araceli, Luciano Bernabei, Valentina Bruno dell’associazione “Erinna”, il senatore emerito Antonio Capaldi, Giselle Dian, Sergio Giovagnoli, Marco Graziotti, la critica d’arte Arianna Marullo, Antonietta Mele, la consigliera comunale emerita Linda Natalini, Gigi Pacella, Peppe Sini.
Pietro Benedetti ha anche proposto un vivacissimo e commovente saggio della sua empatica interpretazione drammaturgica di Alfio (l’intero monologo “Allora ero giovane pure io” sara’ rappresentato tra qualche giorno, lunedi’ 5 maggio, per iniziativa del “Lions Club”, presso la sala del teatro della parrocchia del Murialdo a Viterbo, con inizio alle ore 16,30).
Antonello Ricci ha concluso la commemorazione ricapitolando il significato della testimonianza di Alfio Pannega e il suo appello all’impegno comune per la pace, la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, il rispetto e la protezione dell’intero mondo vivente.
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La memoria di Alfio Pannega e’ infatti un bene comune non solo dell’intero popolo di Viterbo, ma dell’umanita’ intera.
E nel suo ricordo si prosegua nell’azione nonviolenta contro tutte le violenze, le oppressioni, le distruzioni; si prosegua nell’azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto; si prosegua nell’azione nonviolenta per la salvaguardia della biosfera; si prosegua nell’azione nonviolenta per preservare, condividere, tramandare l’intera cultura elaborata dall’umanita’; si prosegua nell’azione nonviolenta per il bene comune dell’umanita’ intera.
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Altre iniziative commemorative in programma nei prossimi giorni
In conclusione segnaliamo ancora una volta i prossimi incontri commemorativi di Alfio Pannega che si terranno a Viterbo.
Lunedi’ 5 maggio per iniziativa del “Lions Club” presso la sala del teatro della parrocchia del Murialdo a Viterbo, con inizio alle ore 16,30, si svolgera’ una rappresentazione dello spettacolo teatrale di Pietro Benedetti, “Allora ero giovane pure io”, ad Alfio Pannega dedicato.
Giovedi’ 8 maggio in piazzale Porsenna nel quartiere di Santa Barbara a Viterbo per iniziativa di “Viterbo con amore” e con l’attiva partecipazione di varie associazioni e di varie amiche e vari amici di Alfio si terra’ in mattinata con inizio alle ore 11 l’intitolazione ad Alfio dell'”Emporio solidale”, e nel pomeriggio con inizio alle ore 15,30 una successiva commemorazione presso lo “Spazio giovani” adiacente all’emporio; tra le persone partecipanti: Domenico Arruzzolo, Pietro Benedetti, Mauro Galeotti, Sergio Insogna, Antonella Litta, Enrico Mezzetti, Antonello Ricci.
Il 16 maggio per iniziative del “Tavolo per la pace” si svolgera’ a Viterbo un convegno nazionale per la pace con la partecipazione di autorevolissime personalita’; nel corso del convegno e’ previsto un ricordo di Alfio Pannega a cura di Pietro Benedetti.
Resoconto curato da alcuni vecchi amici di Alfio Pannega


Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta’ si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l’Ariosto, ma fu lavorando “in mezzo ai butteri della Tolfa” che si appassiono’ vieppiu’ di poesia e fiori’ come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell’intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell’improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci e Alfonso Prota): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta’, per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita’ artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell’ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara’ fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E’ deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell’immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha sovente con forte empatia rappresentato – sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all’ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti – un monologo dal titolo “Allora ero giovane pure io” dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi’ rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un “Archivio Alfio Pannega” per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita’ le tracce della sua vita e delle sue lotte, e’ restata fin qui disattesa.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu’ volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano “La nonviolenza e’ in cammino”, ad esempio negli “Archivi della nonviolenza in cammino” nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei “Telegrammi della nonviolenza in cammino” n. 265 ed ancora i “Telegrammi della nonviolenza in cammino” nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5554, i fascicoli di “Coi piedi per terra” n. 546 e 548-552, e “Voci e volti della nonviolenza” nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di “Ogni vittima ha il volto di Abele” n. 170, i fascicoli di “Una persona, un voto” nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de “La domenica della nonviolenza” nn. 420 e 511, i fascicoli de “La nonviolenza contro il razzismo” nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de “La biblioteca di Zorobabele” nn. 430-433.