21.3.2023
22 marzo 2023: Giornata mondiale dell’acqua
Associazione medici per l’ambiente- ISDE di Viterbo: “Tutelare le risorse idriche per una vita sana, dignitosa e in condizioni di Pace. Nell’Alto Lazio tutelare le risorse idriche anche attraverso interventi di contrasto all’espansione delle monocolture e in particolare alla monocoltura del nocciolo”
La crisi climatica sta accentuando drammaticamente anche la sempre minore disponibilità di acqua dolce.
Nel mondo oltre 2 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile e questo compromette fortemente il loro stato di salute in termini di malattia e morte e segna in modo violento e autoritario i rapporti sociali ed economici.
La sempre minore disponibilità di acqua dolce produce infatti conflitti, come per l’accaparramento di altre risorse:gas, petrolio, metalli pregiati e rari, territori.
L’accesso e la disponibilità di acque salubri, pulite e di qualità per tutti, sono quindi le condizioni necessarie ed indispensabili per vivere in modo sano, in condizioni di Pace e per tutelare e proteggere lo stato di salute di tutte le persone ed in particolare dei bambini e delle generazioni future.
L’acqua pulita e salubre è una condizione fondamentale per la salute perché noi siamo l’acqua che beviamo e quella che mangiamo, attraverso i cibi preparati con essa e gli alimenti nei quali essa è costituente preponderante.
Siamo anche l’acqua che hanno bevuto le generazioni che ci hanno preceduto perché, in forma liquida, gassosa e solida, essa costituisce un ciclo idrogeologico chiuso nel quale gli inquinanti possono penetrare e persistere.
L’assunzione di acqua contaminata rappresenta quindi un innegabile rischio per la salute di tutti e a maggior ragione per la salute dei bambini e specialmente nel periodo gestazionale a causa di sostanze che possono essere in essa contenute come i pesticidi, i metalli pesanti, microrganismi patogeni, tossine, farmaci, PFAS (sostanze perfluoroalchiliche), microplastiche – etc.
Sappiamo che l’acqua dunque non è una risorsa illimitata e la sua disponibilità si sta riducendo anche in Europa e in Italia dove assistiamo a periodi sempre più prolungati di siccità. L’acqua dolce sulla faccia della terra è infatti circa solo il 3% del totale e dovrebbe essere protetta con il risparmio e la razionalizzazione della sua distribuzione, con la salvaguardia e il risanamento degli ecosistemi e dei bacini idrici utilizzati per approvvigionamento di acque potabili, con il miglioramento del sistema degli acquedotti, del trattamento delle acque reflue e con il loro riciclo, e con concrete politiche di tutela e risanamento ambientale.
Abbiamo invece in Italia una rete acquedottistica vecchia, per svariati tratti ancora in cemento-amianto, che fa letteralmente acqua da tutte le parti contribuendo alla perdita di circa il 30-40 % delle acque captate.
Le perdite stimate sono al Nord il 26%, al Centro il 46% e al Sud il 45%.
La provincia di Viterbo perde in media il 47.4% dell’acqua immessa in rete.
Riguardo alla situazione dell’Alto Lazio e in particolare per i bacini lacustri di Bolsena, Vico e Bracciano dovrebbero essere posti in essere interventi tesi a preservare gli ecosistemi di questi laghi e quindi le caratteristiche di idropotabilità delle loro acque che riforniscono gli acquedotti dei comuni del viterbese, della provincia di Roma e per quanto riguarda Bracciano anche il Comune di Roma.
Purtroppo dobbiamo, anche nella Giornata mondiale dell’acqua, tornare a chiedere una maggiore attenzione ed impegno da parte delle Istituzioni e degli Enti preposti circa le condizioni critiche in cui versano i tre laghi dell’Alto Lazio per diverse situazioni, che vanno dall’eccessiva captazione, come per il lago di Bracciano, fino ai fenomeni di inquinamento per inefficienza di sistemi di depurazione e a causa di attività antropiche circumlacuali e in particolare per le coltivazioni intensive delle nocciole come per il lago di Vico e come potrebbe accadere anche per il lago di Bolsena. In particolare per i laghi di Vico e Bolsena c’è necessità di una agricoltura che non contribuisca ai cambiamenti climatici come fanno invece l’agricoltura intensiva e le monocolture, un’agricoltura quindi che non inquini e consumi oltremodo l’acqua, che non inquini l’aria e il cibo; una agricoltura che sappia riappropriarsi delle conoscenze e dei saperi acquisiti nel corso dei millenni di storia umana, ricominciando a produrre rispettando i naturali cicli della terra, e insieme la dignità del lavoro, tutelando così l’ambiente, il paesaggio e la salute di tutti a cominciare proprio da quella degli agricoltori e delle loro famiglie.
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19.3.2023
Su segnalazione di Paolo Baldi in merito all’articolo pubblicato su tusciaweb su la Chemical city a Ronciglione (vedi qui) riproponiamo un video in cui nel 2012 già si parlava delle problematiche ambientali sul lago di Vico. Interventi della dottoressa Antonella Litta e dell’avvocato Enrico Mezzetti
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2.3.2023
Martedì 28 febbraio 2023 la prima riunione dell’Osservatorio ambientale del Comune di Ciampino. ISDE: “ Necessario e urgente ridurre i voli sullo scalo di Ciampino”
Si è svolta Martedì 28 febbraio 2023, la prima riunione dell’Osservatorio ambientale del Comune di Ciampino.
L’Osservatori ambientale, come si legge all’articolo 1 della Delibera comunale – atto 26 del 9.04.2014 che lo ha istituito, è : “ … è un organismo con funzioni di supporto e di assistenza tecnica agli organi comunali per tutte le valutazioni e le iniziative che riguardano le problematiche ambientali e le ricadute sulla salute dei cittadini, nonché organo di collegamento con le strutture tecniche regionali e nazionali che per istituto effettuano rilievi e controlli ambientali sul territorio, nonché strumento di confronto, che incroci ed integri i dati ambientali con quelli relativi allo stato di salute dei cittadini …”
Alla riunione hanno preso parte anche la dottoressa Laura Reali, medico pediatra, presidentessa per Roma, dell’Associazione medici per l’ambiente- ISDE e la dottoressa Antonella Litta, referente e coordinatrice per ISDE Italia del gruppo di studio e ricerca: “Il traffico aereo come fattore d’inquinamento ambientale e danno alla salute”.
Nei loro interventi la dottoressa Reali e la dottoressa Litta hanno fatto presente come ormai decenni di ricerche, documenti e studi scientifici, sia a livello internazionale che nazionale, mostrino in modo incontrovertibile, il rilevante impatto sul clima, sull’ambiente e sulla salute – in particolare sulla quella dei residenti in prossimità di strutture aeroportuali – prodotto dal trasporto aereo e dalle varie attività di supporto.
Per la città di Ciampino, diversi studi e tra questi lo studio SERA (Studio sugli Effetti del Rumore Aeroportuale) e lo studio S.Am.Ba (Studio sugli effetti dell’ambiente sulla salute dei bambini residenti a Ciampino e Marino) hanno evidenziato, già negli scorsi anni, rilevanti effetti negativi sulla salute, sia della popolazione adulta che di quella dei bambini e dei più giovani, sottoposti agli effetti nocivi e sinergici, dell’inquinamento acustico oltre che atmosferico, in un’area come quella del comune di Ciampino densamente abitata e già con altre problematiche ambientali dovute al sottosuolo vulcanico, all’arsenico nelle acque, alla presenza di strade ad altro scorrimento e agli snodi ferroviari verso il Sud regione e il Sud Italia.
Le due referenti dell’ISDE hanno posto la riflessione sulla necessità e l’urgenza che i voli sullo scalo di Ciampino siano ridotti subito e drasticamente- ovvero solo voli istituzionali e per attività di soccorso- rispettando così anche le direttive dell’Organizzazione mondiale della Sanità – in merito alla protezione dall’inquinamento acustico ed atmosferico.
Espressa anche la necessità di un monitoraggio permanente ed adeguato delle condizioni di salute dei residenti e in particolare dei bambini così come un costante, efficace e completo monitoraggio della qualità dell’aria e dei livelli di inquinamento acustico nelle zone interessate al sorvolo degli aerei – le rilevazioni di Arpa Lazio evidenziano sempre valori non protettivi per lo stato psicofisico e per il benessere delle persone, e lo studio e il controllo dell’eventuale inquinamento di terreni ed acque, e il controllo del cosiddetto elettrosmog.
Questi indagini e monitoraggi dovrebbero essere estesi in Italia anche a tutte le comunità e a tutte le aree sottoposte ad intenso traffico aereo.
Espresso, infine, l’apprezzamento per l’inizio delle attività dell’Osservatorio ambientale e l’auspicio che queste fin da subito siano indirizzate alla concreta tutela della salute dei residenti e del loro già troppo aggredito ambiente di vita.
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7.2.2023
“Inquinamento atmosferico in Bergamo e Provincia. L’impatto del trasporto aereo su aria e salute”.
Questo il tema dell’incontro scientifico svoltosi a Bergamo sabato 4 febbraio 2023
Organizzato dal Coordinamento dei Comitati di Bergamo che si impegnano per la riduzione del trasporto aereo sull’aeroporto di Orio al Serio, si è svolto, sabato 4 febbraio 2023, il convegno su
“ Inquinamento atmosferico in Bergamo e Provincia. L’ impatto del trasporto aereo su aria e salute”.
Relatrici del convegno la dottoressa Elena Ferrario presidente di Legambiente -Bergamo, la dottoressa Antonella Litta referente dell’Associazione medici per l’ambiente -ISDE Italia per lo studio degli impatti su ambiente e salute derivanti dal trasporto aereo e sempre per ISDE Italia, la dottoressa Giuseppina Ranalli ingegnere chimico ed esperta di emissioni da motori aerei.
I tre interventi hanno focalizzato l’attenzione sui rilevanti danni provocati alla qualità dell’aria, al clima, alla biodiversità, e le dirette ripercussioni sulla salute- in special modo su quella dei bambini- e sull’ambiente, generati dalle emissioni nocive dei motori aerei alimentati da cherosene e benzine-avio.
Evidenziato anche l’impatto negativo sulla salute e la correlate malattie dovute all’inquinamento acustico generato dalle attività aeroportuali che si svolgono all’interno e in prossimità dell’aeroporto, sia di giorno che durante la notte.
I tre interventi, attraverso l’esposizione di dati, ricerche e lavori scientifici nazionali ed internazionali hanno evidenziato l’urgenza di una netta riduzione del numero di voli sullo scalo di Orio al Serio come la necessità di ridurre e razionalizzare il trasporto aereo, sostituendolo con collegamenti ferroviari soprattutto in Italia ed in Europa.
A termine delle relazioni è seguito un approfondito dibattito sulle varie problematiche emerse e sulla necessità di investire anche i rappresentanti istituzionali che siederanno nel prossimo consiglio regionale della Lombardia della responsabilità di intervenire con atti che mettano concretamente al primo posto la tutela della salute dei cittadini e quella dei territori.
Di seguito il link per seguire la registrazione dei lavori del convegno https://www.youtube.com/watch?v=jOPuSu3CDQs
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18.1.2023
Una delegazione di ISDE Italia nell’audizione presso la 10^ Commissione del Senato ha ribadito ed esposto le ragioni scientifiche affinché Bisfenolo A, la Microcistina-LR, i PFAS debbano avere il loro valore limite fissato in zero nelle acque destinate ad uso umano
Martedì 17 gennaio 2023 una delegazione dell’Associazione medici per l’ambiente -ISE Italia
(International Society of Doctors for the Environment) ha incontrato i componenti della 10^ Commissione del Senato della Repubblica.
Nel corso dell’audizione il dottor Gianni Ghirga, la dottoressa Antonella Litta e la dottoressa Patrizia Panico hanno fatto presente alcune osservazioni in merito al recepimento della Direttiva europea 2020/2184 del 16 dicembre 2020 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano.
In particolare hanno evidenziato le ragioni scientifiche perché ilBisfenolo A, la Microcistina-LR, i PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) debbano avere il loro valore limite, nelle acque a uso umano, fissato in zero per i loro noti, comprovati e gravi effetti patogeni.
Studi scientifici sempre più numerosi indicano nel Bisfenolo A, al pari dei PFAS, sostanze dannose per il sistema riproduttivo, nervoso e immunitario soprattutto nei feti; inoltre, poiché alcuni tumori hanno una relazione con i sistemi ormonali, esiste il fondato sospetto che i PFAS, come altri interferenti endocrini, possano avere un ruolo nella genesi di alcuni tipi di cancro, ormone-dipendenti- come il tumore mammario e il tumore del testicolo.
Relativamente alla Microcistina – LR si è fatto presente che questa è prodotta dai Cianobatteri. particolari organismi procarioti, componenti del fitoplancton marino e di acqua dolce che in condizioni di eutrofizzazione- ovvero di incremento di nutrienti nell’ecosistema che li ospita come i composti azotati e fosfati provenienti ad esempio dall’agricoltura intensiva- si moltiplicano in modo esponenziale con fioriture visibili anche ad occhio nudo.
Le microcistine prodotte in queste fioriture massive sono considerate tra i gruppi tossici più pericolosi, capaci di avvelenamento acuto e cronico grave. La Microcistina – LR, la variante più studiata di questo gruppo, è un promotore tumorale molto potente (classificata come 2B nella scala dei cancerogeni dell’International Agency for Research on Cancer – IARC). Per quanto riguarda il potenziale cancerogeno e genotossico delle microcistine, l’esposizione cronica a basso livello può contribuire ai carcinomi epatici e del colon.
Il dottor Giovanni Ghirga, pediatra, ha poi esposto in particolare l’aumento del rischio di disturbi del neurosviluppo in bambini esposti a Bisfenolo A, alla Microcistina-LR, ai PFAS e i connessi costi sociali e sanitari e il grande impatto sulla vita relazionale ed economica delle famiglie di bambini affetti da autismo.
La delegazione di ISDE Italia a conclusione dell’audizione, che ha trovato grande attenzione, interesse ed apprezzamento da parte del presidente e di tutti i componenti per le argomentazioni scientifiche esposte ed approfondite nel corso anche della discussione, ha auspicato che la Commissione, in linea con quanto previsto dagli articoli 32, 9 e 41 della Costituzione italiana e anche in ossequio al Principio di Precauzione sancito dall’Unione europea, recepisca le indicazioni della Direttiva europea 2020/2184 sulla qualità delle acque destinate al consumo umano in senso maggiormente cautelativo e quindi protettivo della salute umana delle attuali e future generazioni.
Il ché si attuerà anche ponendo il valore di zero Bisfenolo A, Microcistina-LR e PFAS nelle acque ad uso umano soprattutto a tutela della salute dei più fragili e dei bambini.
Sintesi dell’intervento della dottoressa Antonella Litta medico di medicina generale, specialista in Reumatologia, referente nazionale per l’Associazione medici per l'ambiente – ISDE Italia per le problematiche ambientali e sanitarie derivanti dall'inquinamento delle acque ad uso umano