CIVITA CASTELLANA
MONTEFIASCONE
TUSCANIA
TARQUINIA
VETRALLA
Le centinaia di volti di partigiane e partigiani che compongono le tessere del mosaico di questo Memoriale della Resistenza italiana, rappresentano un insieme di storie di vita raccontate in tarda età dai diretti interessati, allora giovanissimi.
Ciascuno di loro, nella grande varietà delle estrazioni sociali e degli orientamenti culturali, testimonia una scelta di libertà compiuta rivoltandosi contro il regime fascista e l’invasore tedesco.
La ricerca, avviata nel 2019 prima della pandemia Covid che ha falcidiato questa generazione, portatrice di un prezioso deposito di memorie e di insegnamenti, è ancora in divenire. L’ obiettivo è di raccogliere qui il massimo numero di testimonianze dei protagonisti della Resistenza, comprese le molte rilasciate in precedenza e disseminate in vari archivi.
Chiunque abbia dato il suo contributo, piccolo o grande, alla lotta di Liberazione nei venti terribili mesi che vanno dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945, merita di essere ricordato con riconoscenza da chi ha avuto la fortuna di nascere in un Paese che trova nella Costituzione repubblicana, per sua natura antifascista, le basi della convivenza democratica.
Come tale viene messo a disposizione di tutta la cittadinanza, dei ricercatori storici, ma in special modo dei giovani chiamati a confrontarsi con le scelte di chi, alla loro età, seppe fare la cosa giusta.
Laura Gnocchi
Gad Lerner
Abbiamo avuto modo di leggere della Sua proposta di istituire un parco cittadino in memoria delle vittime delle Foibe e della Shoah.
È indubbio che i morti abbiano tutti diritto alla nostra pietà ed al nostro ricordo, soprattutto quanti furono vittime innocenti. Nel caso della Sua proposta, invero, è doveroso fare delle precisazioni storiche, affinché non passi un messaggio che, nell’accostare nel ricordo le vittime, cerchi di assimilare i loro carnefici e le motivazioni che li mossero.
La Shoah non nasce dal nulla; già nel 1925 il …
pubblicata su Civonline
Viterbo – “Il Giorno della memoria rischia di diventare un ‘santino’. E se diventa un ‘santino’, allora non serve più a niente”. Intervista al presidente provinciale dell’Anpi (associazione nazionale partigiani d’Italia) Viterbo, Enrico Mezzetti, sulla giornata dedicata alla memoria delle vittime della Shoah, lo sterminio nazista e fascista durante la seconda guerra mondiale che vide morire nei campi di concentramento 12 milioni di persone. Mezzetti parla anche dell’”irruzione squadrista on line” dei giorni scorsi all’Istituto superiore Francesco Orioli di Viterbo. Puntando il dito contro il senatore della Lega Umberto Fusco e il deputato …
Intervista pubblicata su: TUSCIAWEB