sala regia del comune di Viterbo – venerdì 20 maggio alle ore 17,00
Continua su Anpi e società
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L’Anpi, nelle sue attività di custodia e trasmissione della memoria storica della Resistenza vuole rendere ancora una volta il doveroso e riconoscente omaggio alle migliaia di militari e di carabinieri che diedero il loro contributo, spesso con il sacrificio …
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Viterbo – Il presidente dell’Anpi Enrico Mezzetti durante i festeggiamenti per il giorno della Liberazione – Ha partecipato anche il prefetto Giovanni Bruno
“La democrazia italiana è insidiata dai fascisti. Il 25 aprile è una tradizione che non si può spezzare”. Dopo due anni di pandemia torna in piazza la Liberazione dal nazifascismo. 25 aprile 1945-25 aprile 2022. Con la guerra alle porte dell’Europa e altri 33 conflitti sparsi nel mondo. Ad intervenire in piazza dei caduti è il presidente provinciale di Anpi, Enrico Mezzetti. Dopo di lui, Bianca Piergentili, 19 anni compiuti oggi, la più giovane delegata al congresso di Anpi a Riccione.
Associazione nazionale partigiani d’Italia
Comitato Provinciale di Viterbo
Sapete chi ha pronunciato questa stupenda frase?
E’ stata pronunciata dal generale Fulvio Poli, attualmente in servizio presso lo Stato maggiore dell’esercito, quale capo ufficio generale della promozione pubblicistica e storia.
L’ha pronunciata in un applauditissimo discorso al diciassettesimo congresso nazionale
dell’A.N.P.I. svoltosi a Riccione a fine marzo 2022.
Il generale Poli fa onore alle Forze armate italiane, il cui “Ordinamento” come recita l’art. 52 della nostra Costituzione “si informa allo spirito democratico della Repubblica”.
Il generale Poli ci ha ricordato il ruolo fondamentale delle forze armate nel far capire che la pace non si costruisce con la guerra e l’uso delle armi non …
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La parola che circola spesso negli ultimi anni è l’aggettivo “divisiva”, in palese (e preoccupante) riferimento al patrimonio morale e politico della Resistenza e di canzoni partigiane come Bella ciao (che suscita regolarmente pruderie politiche di vario tipo).
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Se vuoi la pace prepara la guerra (si vis pacem para bellum) era il principio che guidava i Romani e che non ha mai smesso di funzionare, è solo passato dal gladio (l’arma del legionario antico) ai droni da combattimento ed ai missili con testata termonucleari (se multiple è anche meglio).
Nel mondo ancora diviso in tre blocchi (NATO, Patto di Varsavia e Paesi non allineati, ricordiamo, vero?) era definito equilibrio del terrore, nel senso che nessuno avrebbe mai iniziata una guerra su larga scala, anche con armi convenzionali, temendo che sarebbe passata all’utilizzo delle altre, quelle che in uno dei film della serie Il pianeta delle scimmie distruggono la Terra (e si potrebbero citare film e serie in quantità sull’argomento).
In realtà la tanto temuta terza guerra mondiale, … Continua su Didomenica ancora.
Iniziativa di lettura e recenzione di un romanzo attinente la lotta di liberazione
Immagini, documenti, lettere dai territori occupati e dai campi di deportazione italiani per civili slavi. Mostra didattico – documentaria in 18 pannelli