Perche’ votiamo NO al referendum del 20-21 settembre 2020

Agosto 23rd, 2020 Nessun commento »

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia: Perche’ votiamo NO
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Il 20 e 21 settembre si vota per il referendum confermativo della riforma costituzionale che riduce il numero di parlamentari; contemporaneamente si vota in sette Regioni, in piu’ di mille Comuni per la tornata elettorale delle amministrative, per le elezioni suppletive nei collegi Sardegna 03 e Veneto 09 del Senato.
Con la riforma costituzionale il Parlamento passera’ dagli attuali 630 deputati a 400 e dagli attuali 315 senatori a 200. E’ un taglio di piu’ del 36%.
La scelta di accorpare il referendum e il voto in una unica data per di piu’ cosi’ ravvicinata, immediatamente dopo il periodo festivo, rendera’ impossibile fornire ai cittadini in campagna elettorale una adeguata informazione sul tema referendario, che e’ molto importante perche’ comporta una rilevante modifica della Costituzione.
Inevitabilmente tanti elettori, portati alle urne dalle contemporanee elezioni amministrative e regionali, saranno costretti a votare in modo frettoloso e superficiale, non avendo su fficienti elementi di conoscenza per giudicare se il taglio dei parlamentari proposto sia una scelta giusta, opportuna e ponderata, o meno.
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Dicono che in Europa l’Italia ha il numero piu’ alto di parlamentari: non e’ vero.
Dicono che si risparmieranno 500 milioni di euro a legislatura: non e’ vero.
Dicono che ci sara’ una maggiore efficienza del Parlamento: non e’ vero.
Serve un Parlamento rappresentativo, forte e autorevole: e’ una riforma scritta male.
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Dicono che in Europa l’Italia ha il numero piu’ alto di parlamentari: non e’ vero.
Fra i Paesi dell’Unione Europea l’Italia, rispetto al numero di abitanti, ha un numero di deputati molto basso, poco piu’ di Francia, Olanda, Spagna e Germania, e meno, spesso molto meno di tutti gli altri Paesi.
[Per insormontabili difficolta’ grafiche abbiamo qui omesso la riproduzione della tabella che puo’ essere consultata nel sito www.anpi.it – ndr] Dal Dossier degli uffi ci studi di Camera e Senato. Con la riforma in Italia si avrebbe un deputato ogni 151.210 abitanti; diventerebbe il Paese Ue col minor numero di deputati per abitante (0.7 per 100.000). In altre parole diminuisce la rappresentanza.
In parole povere, con la riforma un deputato non rappresenterebbe piu’ come prima in media 96.006 elettori, ma ben 151.210. Percio’ per il deputato sara’ molto piu’ diffi cile rappresentare concretamente un numero cosi’ elevato di cittadini. Questo e’ il limite piu’ grande della riforma, perche’ colpisce la funzione piu’ importante che dovrebbe avere il parlamento: la rappresentanza. Sara’ poi piu’ diffi cile, ed in alcuni casi impossibile, rappresentare adeguatamente le minoranze linguistiche e i partiti piu’ piccoli. Inoltre tagliando cosi’ i parlamentari potra’ essere che in questa o quella regione siano eletti solo i candidati della maggioranza. Per questo la riforma e’ l’ennesimo colpo ad un parlamento gia’ duramente sminuito.
Nel corso degli ultimi decenni ci hanno raccontano che andava migliorata la governabilita’ e per questo hanno umiliato la rappresentanza. Che vuol dire rappresentanza? Vuol dire agire su un mandato consapevole di altri, in loro nome. In questo caso, su mandato degli elettori. Che vuol dire governabilita’? Vuol dire garantire che il governo possa fare il suo lavoro a lungo e senza intoppi. In realta’ per una presunta governabilita’, hanno trascurato la rappresentanza. Infatti tanta gente non si sente rappresentata e non va piu’ a votare. Con l’attuale legge elettorale di fatto l’elettore non decide chi eleggere, ma lo decide il capopartito o il capocorrente. E non e’ vero che e’ migliorata la governabilita’. Basti pensare alla crisi dell’ultimo governo ad agosto dell’anno scorso, quando il ministro dell’Interno ha deciso di far cadere il suo stesso governo. Che c’entra il parlamento?
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Dicono che si risparmieranno 500 milioni di euro a legislatura: non e’ vero.
I tecnici aff ermano che la cifra esatta e’ circa la meta’, per l’esattezza 285 milioni di euro per legislatura, pari a 57 milioni all’anno. Si tratta dello 0,007 per cento della spesa pubblica. Una cifra insignificante.
Peraltro la riduzione dei costi come conseguenza della riduzione del numero di parlamentari e’ un fatto del tutto marginale, perche’ i costi di Camera e Senato sono determinati da moltissime voci e variano enormemente a parita’ di numero dei parlamentari. Per esempio la Camera del Regno Unito costa molto meno di quella italiana a parita’ di numero, mentre quella degli Stati Uniti costa di piu’, nonostante il numero di rappresentanti (parlamentari) sia di 435, cioe’ molto inferiore al numero attuale di deputati nel parlamento italiano.
Risparmiare e’ giustissimo, e il primo a dare l’esempio dev’essere lo Stato. Ma un conto e’ risparmiare, un altro conto e’ tagliare a casaccio, senza criterio, solo per mettersi il fiore all’occhiello e dire “Abbiamo tagliato la casta!”. Tutti i Paesi hanno dei costi per far funzionare le istituzioni. Ma i costi per far funzionare la democrazia sono degli investimenti perche’ siano garantiti diritti e liberta’.
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Dicono che ci sara’ una maggiore efficienza del Parlamento: non e’ vero.
Dove sta scritto che avere meno parlamentari aumenti l’e fficienza? Ma in primo luogo che vuol dire e fficienza del Parlamento? Vuol dire maggiore capacita’ di realizzare i suoi compiti. I compiti stabiliti con chiarezza dalla Costituzione sono tre: rappresentare i cittadini (“Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione”), legiferare (“La funzione legislativa e’ esercitata collettivamente dalle due Camere”), controllare l’operato del governo in base a un rapporto fiduciario (“Il governo deve avere la fiducia delle due Camere”). Abbiamo gia’ visto che la funzione di rappresentanza sara’ fortemente svuotata. La funzione legislativa e’ del tutto indipendente dal numero di parlamentari. Il controllo sull’operato del governo sara’ presumibilmente meno e fficace, perche’ un gruppo di parlamentari molto piu’ ridotto sara’ meno pluralista e piu’ facilmente prono alle indicazioni del capogruppo.
Per di piu’ diminuendo drasticamente il loro numero, in Aula e nelle Commissioni vi saranno meno parlamentari con competenze specifiche. Bisognera’ comunque riscrivere i regolamenti delle Commissioni e dei gruppi parlamentari.
In sostanza a ffermare che con meno parlamentari aumentera’ l’effi cienza e’ un’aff ermazione non dimostrata in alcun modo, e percio’ puramente propagandistica.
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Legge elettorale e elezione del Presidente della Repubblica: Scilla e Cariddi.
La riduzione del numero di parlamentari comporta necessariamente la modifica della legge elettorale.
Per salvaguardare in qualche modo la rappresentanza, ci vorrebbe una legge elettorale proporzionale che tuteli i piccoli partiti. Non c’e’ ancora nulla.
Non solo: bisognera’ cambiare ancora la Costituzione per l’elezione del Presidente della Repubblica. Infatti la Costituzione aff erma che “Il Presidente della Repubblica e’ eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. All’elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze”. Ma se diminuisce di piu’ di un terzo il numero dei parlamentari e si mantiene lo stesso numero di delegati regionali, si da’ a questi ultimi un soverchiante potere di elezione a discapito di quello dei parlamentari. D’altra parte diminuendo il numero dei rappresentanti regionali, come necessario, c’e’ il rischio di non assicurare la rappresentanza delle minoranze.
Un vero pasticcio che richiede una riformulazione dell’articolo della Costituzione per salvaguardare il potere del Parlamento senza punire le minoranze regionali.
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Chi non paga le tasse, chi ha sede fiscale all’estero: la vera casta.
La polemica contro i rappresentanti delle istituzioni come “la casta” e’ inquietante. Ci sono i ricchissimi, che spesso le tasse non le pagano, o che hanno la sede fiscale all’estero. Ci sono grandi patrimoni che sembrano intoccabili. La vera casta. Ma su di loro, un muro di silenzio.
Diciamoci la verita’: oggi, proprio quando i ricchi sono sempre piu’ ricchi e i poveri sono sempre piu’ poveri – basti pensare al dramma del virus – si difende un sistema che mantiene e aumenta le diseguaglianze, si difende una casta, quella vera. E si off ende e si umilia il parlamento, cioe’ il cuore della rappresentanza politica, invece di restituirgli la sua funzione costituzionale.
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Serve un Parlamento rappresentativo, forte e autorevole: e’ una riforma scritta male.
Questa riduzione del numero di parlamentari e’ scritta male, senza alcuna seria motivazione e senza alcuna considerazione sulle conseguenze istituzionali. Non sembra progettata per migliorare il lavoro del Parlamento, ma per ridurne ancora le funzioni trasformandolo in uno strumento marginale della democrazia. Tanto minore e’ il potere del Parlamento, tanto maggiore e’ il potere del governo, cioe’ dell’esecutivo. Ma oggi all’Italia serve proprio il contrario: una democrazia forte e’ una democrazia che rappresenta fortemente i cittadini attraverso organismi autorevoli e riconosciuti a cui i cittadini rivolgono la loro fiducia. E’ invece sulla sfiducia e sul qualunquismo che punta questa riforma: i continui attacchi al Parlamento – la “casta”, le “poltrone” – rivelano un’avversione verso la democrazia rappresentativa molto pericolosa perche’ puo’ portare al successo dell’idea dell’uomo forte, idea che ha gia’ portato una volta il Paese nel baratro.
Addio diritti!
Addio democrazia!
Non sprechiamo le conquiste di liberta’ e democrazia donateci dalla Resistenza!
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Tagliare cosi’ il numero dei parlamentari vuol dire tagliare il diritto di scegliere i nostri rappresentanti.
Noi votiamo NO.
Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
www.anpi.itwww.patriaindipendente.it

Aggiornamenti Agosto 2020

Agosto 22nd, 2020 Nessun commento »
 

InfantinoR2

 

Riccardo Infantino – 22.8.2020

La ordinaria emergenza

InfantinoR2

 

Riccardo Infantino – 15.8.2020

Dove si può lavorare

InfantinoR2

 

Riccardo Infantino – 8.8.2020

Segrete trasparenze

 
 Oggetto: richiesta di intervento in ottemperanza alla Deliberazione del 19 maggio 2020  n.276 della Giunta regionale del Lazio, affinché le popolazioni di Caprarola e Ronciglione siano  adeguatamente rifornite di acqua potabile valorizzando sistemi alternativi alla captazione delle acque dal lago di Vico.

Per non dimenticare

Silvio
 
Silvio Antonini – 1.8.2020

«Quello che te dico, è poco…»

DIDOMENICA 2020 

Busti Gabriele
 
Gabriele Busti – 1.8.2020
 

Seicento volte di più

Comune di Terracina

Agosto 3rd, 2020 Nessun commento »

Al Consiglio Comunale del Comune di Terracina

Al Prefetto di Latina,

alle Agenzie di Stampa
Il Comitato provinciale dell’ANPI di Viterbo si unisce alla protesta e allo sdegno espresso da tutte le sezioni e tutti gli iscritti per la decisione presa dall’Amministrazione Comunale di Terracina di intitolare una piazza della città in modo congiunto a Berlinguer e Almirante.

Questa decisione rientra a pieno titolo nell’opera di revisionismo storico oggi in atto presso certi settori della storiografia e della politica, revisionismo che non considera più l’antifascismo come valore e pone sullo stesso piano fascisti e antifascisti.

Assegnare a una via o a una piazza il nome di un personaggio politico significa porre l’azione di quel politico come modello per i cittadini, una sorta di santificazione laica. Almirante fu firmatario del manifesto della razza del 1938, membro della repubblica di Salò, firmatario del bando che prevedeva la fucilazione per chi non si fosse arruolato nella Repubblica sociale, tra i fondatori del Movimento Sociale partito di chiara ispirazione neofascista, oggetto nel 1974 da parte della Camera dei Deputati dell’autorizzazione a procedere per ricostituzione del partito fascista: questa sua azione politica può essere posta come modello ed esempio per i cittadini di uno Stato con una Costituzione antifascista, nata dalla Resistenza al fascismo?

Se poi l’intento è quello di procedere a un’opera di pacificazione, questa non si può ottenere chiudendo con il passato e ponendo sullo stesso piano chi ha lottato per la democrazia e chi si è battuto contro di essa: la storia non si può mistificare; al contrario la pacificazione si può ottenere ponendo obiettivi comuni che realizzino appieno quanto previsto dalla Costituzione circa il superamento delle diseguaglianze sociali e la realizzazione delle libertà collettive e individuali.

COMITATO PROVINCIALE ANPI DI VITERBO

Aggiornamenti luglio 2020

Luglio 31st, 2020 Nessun commento »

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Illustrissimo Prefetto di Latina dott. Maurizio Falco,
 

la Sezione ANPI «Tito Bernardini» di Orte esprime sdegno profondo per la decisione presa dall’Amministrazione Comunale di Terracina di…

DIDOMENICA 2020 

InfantinoR2

 

Riccardo Infantino – 31.7.2020

Chi resiste campa cento anni

Erbetti
 
Massimo Erbetti – 24.7.2020
 

Imagine.

InfantinoR2

 

Riccardo Infantino – 22.7.2020

Vent’anni dopo

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InfantinoR2

 

Riccardo Infantino – 13.7.2020

La memoria del nostro futuro

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DIDOMENICA 2020 

 Gabriele Busti – 11.7.2020 

Una torta

Tonino De Francesco – 11.7.2020
 Contenuto condiviso con: Tutti
 

COLPO D’ALA

Silvio Antonini 11.7.2020
Contenuto condiviso con: Tutti
Gli archivi storici comunali sono spesso lasciati lì, sottovalutati ed ignorati, …
 

Anpi e scuola

L’emigrante 

Una serie tratta dal canto sull’emigrante di Imperio Brizi da Piansano, emigrato in America nel 1909. Si ringrazia PINO BRIZI (nipote)

 DIDOMENICA 2020 

InfantinoR2

 

 Riccardo Infantino – 8.7.2020

Può un flash mob aprire le menti?

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DIDOMENICA 2020 

InfantinoR2

 

Riccardo Infantino – 4.7.2020

L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro?

 Massimo Erbetti 4.7.2020
 

L’illusione.

Anpi e società

Immagine del profilo di Silvio Antonini, L'immagine può contenere: 1 persona, occhiali_da_sole, barba e primo piano Silvio Antonini – 4.7.2020

Giorgio Fanti Lucrezia Fanti

STORIE DIMENTICATE

Per non dimenticare

3.7.2020

“Siedi o Figlio e Compagno
al Congresso dei Liberi
La Famiglia ed il Proletariato Memore”

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 DIDOMENICA 2020 

 Massimo Erbetti 30.6.2020

Due minuti.

Anpi e società

Vallerano, prima città della Tuscia col “bollino antifascista”

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DIDOMENICA 2020 

InfantinoR2

 

Riccardo Infantino – 27.6.2020

Quando la Costituzione ha diciotto anni

 Massimo Erbetti 26.6.2020
 

Il problema è Sgarbi?

 Gabriele Busti – 21.6.2020 

Il sindaco Sala

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DIDOMENICA 2020 

Riccardo Infantino – 13.6.2020

La caduta degli dèi

Gabriele Busti – 13.6.2020

Le statue si buttano giù durante le rivoluzioni.

 
Massimo Erbetti 13.6.2020

 Governo ladro.

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Massimo Erbetti – 7.6.2020,

Non vedo, non sento, non parlo.

InfantinoR2

 

Riccardo Infantino – 6.6.2020,

Per una democrazia digitale

 Massimo Erbetti – 6.6.2020,

Emergenza abitativa? 

Per non dimenticare

Immagine del profilo di Silvio Antonini, L'immagine può contenere: 1 persona, occhiali_da_sole, barba e primo piano Silvio Antonini – 4.6.2020

“NON HO PARLATO”, RICORDANDO ANGELO IOPPI, NEL 76°ANN.RIO DELLA LIBERAZIONE DI ROMA

 
 Massimo Erbetti 1.6.2020

Complotto e complottisti

Questa sera 22 maggio 2020 Rai 1

Maggio 22nd, 2020 Nessun commento »

Impastato

Aggiornamenti

Maggio 21st, 2020 Nessun commento »
 
 
 Silvio Antonini – 21.5.2020
Decenni fa, a Viterbo, in piazza dei Caduti, al Sacrario, era possibile vedere due persone parlare animatamente …
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InfantinoR2

 

Riccardo Infantino – 16.5.2020.

SOS Scuola

 Massimo Erbetti 16.5.2020

Strane coincidenze.

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InfantinoR2

 

Riccardo Infantino – 10.5.2020.

Ricordi del presente

 
 Massimo Erbetti 10.5.2020

Pacco, doppio pacco e contropaccotto.

 
 Silvio Antonini – 3.5.2020

Nel 40° ann.rio (4 maggio 1980), il Messaggio del Comitato nazionale Anpi, per la scomparsa del Presidente Tito. Nulla da aggiungere o eccepire.

DIDOMENICA 2020

Immagine del profilo di Gabriele Busti, L'immagine può contenere: 1 persona, primo piano Gabriele Busti – 2.5.2020

Gasperino il carbonaio

InfantinoR2

 

Riccardo Infantino – 2.5.2020.

Bella Ciao e la ricomposizione della democrazia

Immagine del profilo di Patrizia Farroni, L'immagine può contenere: 1 persona, in piedi, spazio all'aperto, acqua e natura, il seguente testo "#IoRestoAcasa" Patrizia Farroni – 1.5.2020

Salvo D’Acquisto

Massimo Erbetti Massimo Erbetti – 28.4.2020

Hanno tutti ragione…

PER NON DIMENTICARE

 Silvio Antonini – 2 maggio 2020

ACQUAPENDENTE, I Maggio 1922: uccisione di TORINDO ZANNONI

28.4.2020

Antonio Gramsci, l’uomo che odiava gli indifferenti

 

25 aprile 2020

Aprile 26th, 2020 Nessun commento »

celebrazione 25 aprile 2020

Aprile 25th, 2020 Nessun commento »

25 APRILE 2020 – ALL’EPOCA DEL COVID-19

Aprile 24th, 2020 Nessun commento »

L’ANPI (ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA) HA COME STELLE POLARI, COME RAGIONI FONDATIVE DELLA SUA NASCITA E DELLA SUA PERMANENTE ATTUALITA’, LA MEMORIA DELLA LOTTA DI LIBERAZIONE, DELLA RESISTENZA E LA COSTITUZIONE REPUBBLICANA, DEMOCRATICA, ANTIFASCISTA, CHE IN QUELLA LOTTA AFFONDA LE SUE RADICI.

LA COSTITUZIONE E’ PRIMA DI TUTTO UN PROGRAMMA, IN GRAN PARTE ANCORA INATTUATO.

IL 25 APRILE E’ LA DATA SIMBOLO DI TUTTO CIO’.

E’ NECESSARIO ALIMENTARE LA MEMORIA ATTIVA E TENERE APERTO IL PONTE CON LE NUOVE GENERAZIONI.

PER FERMARE I NUOVI FASCISMI CHE TENTANO DI RIAFFACCIARSI SONO DECISIVE LA CULTURA E LA CONOSCENZA.

L’8 SETTEMBRE 1943, E’ STATO SCRITTO, TUTTO FINISCE E TUTTO INIZIA.

LA FUGA DEL RE, IL RIFIUTO DEGLI ALTI UFFICIALI DI IMPARTIRE ORDINI DISSOLVONO IL VECCHIO STATO.

L’ITALIA, NON ANCORA LIBERATA DAGLI ALLEATI, DIVENTA UNA TERRA DI NESSUNO, SENZA STATO, SENZA DIRITTO, SENZA ALTRA LEGGE CHE NON SIA QUELLA DELLA VIOLENZA DELLE TRUPPE TEDESCHE E DEI LORO COLLABORATORI FASCISTI.

OGNI ITALIANO RIMANE SOLO, SENZA ALCUNA PROTEZIONE, DI FRONTE A QUELLA VIOLENZA E ALLA PAURA CHE LA PRECEDE E LA SEGUE.

DA QUI NASCE LA RESISTENZA, LA LOTTA PARTIGIANA CHE E’ PRIMA DI TUTTO SCELTA DI AUTONOMIA, DI LIBERTA’, DI SOVRANITA’ PERSONALE.

CI FU UNA GENERAZIONE DI GIOVANI CHE NEL VUOTO DI OGNI AUTORITA’ STATALE FU CAPACE DI AGIRE SOVRANAMENTE PER RENDERE LIBERO IL MONDO.

E’ DA QUELLE SCELTE CHE HA ORIGINE LA NOSTRA COSTITUZIONE.

IL 25 APRILE, RIPETO, E’ LA DATA SIMBOLO DI TUTTO CIO’.

IL 25 APRILE, QUEST’ANNO PIU’ CHE MAI, VUOLE ESSERE UN GRIDO DI SPERANZA E UNITA’.

L’ATTUALE EMERGENZA SANITARIA CHE ATTANAGLIA IL PAESE NON CI CONSENTE, QUEST’ANNO, DI CELEBRARLA COME IN PASSATO, CON PUBBLICHE MANIFESTAZIONI E COMMEMORAZIONI.

ANCHE A VITERBO ABBIAMO ADERITO AL FLASH MOB #bella ciao in ogni casa: RITROVIAMOCI INSIEME A FESTEGGIARE IL 25 APRILE IN UNA GRANDE PIAZZA VIRTUALE.

ALLE ORE 15, L’ORA IN CUI OGNI ANNO PARTE A MILANO IL GRANDE CORTEO NAZIONALE, INVITIAMO TUTTI AD ESPORRE DALLE FINESTRE DEI BALCONI IL TRICOLORE NAZIONALE E AD INTONARE BELLA CIAO.

VIVA IL 25 APRILE

ENRICO MEZZETTI
PRESIDENTE PROVINCIALE ANPI VITERBO

Aggiornamenti

Aprile 24th, 2020 Nessun commento »
 
NEPI 24.4.2020

Per ricordare e commemorare la Liberazione dell’Italia dall’occupazione
nazi-fascista e la fine della seconda guerra mondiale.

 
VETRALLA 22.4.2020

Cari Soci, Partigiani Vetrallesi

ORTE 22.4.2020

25 Aprile 2020: 75° della Liberazione  

 
PER NON DIMENTICARE
 
 Massimo Recchioni
Il 25 Aprile del ’45 fu davvero la svolta per un Paese finalmente libero o si trattò piuttosto dell’inizio di un lungo periodo di “sovranità limitata” che, a partire dal contesto internazionale, causò i mancati conti col passato dell’Italia fascista e una sorta di restaurazione?
 

 Pietro Benedetti – 19.10.2020

Oggi ricorre l’anniversario della nascita di Nello Marignoli Partigiano combattente Viterbese scomparso il 23 novembre 2014 …
 
DIDOMENICA 2020

InfantinoR2

 

Riccardo Infantino – 18.4.2020.

Perché non siamo ancora (del tutto) in un regime autoritario

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ANPI e SCUOLA
13.4.2020

Belle storie. Donne e uomini nella Resistenza

 DIDOMENICA 2020

InfantinoR2

 

Riccardo Infantino – 10.4.2020.

Resistenza del corpo e della mente.

(audio)

PER NON DIMENTICARE

 Silvio Antonini 7 aprile 2020
 

L’assalto al molino Tesei

(audio)